Fedora 7, mi aspettavo di più!

Fedora 7 è stata presentata come innovativa sotto molteplici fronti, in realtà, dopo averla installata e provata nel notebook, sono rimasto deluso. Sistemandola a mano poi funziona tutto, però "out of the box" non fa una bella impressione.
L'installer non riconosce l'interfaccia wireless; a sistema installato non parte il NetworkManager di default e quindi, sia da Gnome che da KDE, non è proprio intuitivo configurare la connessione alla rete wireless con WPA2, la causa non sono i tool di configurazione grafici, ma in qualche problema nel demone di gestione della rete.
Questo problema ovviamente non è abbastanza per non farmela piacere, ma le novità che dovrebbero attirare i nuovi utenti in realtà non sono granché. A conti fatti conviene continuare ad usare altre distribuzioni.

Lo stile grafico è sempre il classico "elegante ma non troppo" che accomuna le relase di Fedora, anche se però si sarebbe potuto fare decisamente meglio (vedi Ubuntu).
Un passo avanti è l'ottimizzazione a livello di prestazioni: il sistema è decisamente più reattivo del solito, però non è abbastanza per poter dire che Fedora 7 è innovativa. Anche il fatto dell'adozione del nuovo kernel 2.6.21, che dovrebbe migliorare la durata delle batterie nei notebook, piuttosto che l'uso dell'ultima versione di X.Org per gestire a caldo monitor e videoproiettori, non mi pare un passo avanti per la distribuzione rispetto alle altre. Probabilmente sarà più interessante il miglioramento della gestione delle macchine virtuali...

Insomma, l'unica idea che mi è veramente piaciuta è il sistema che permetterà in futuro di effettuare il download della distribuzione personalizzando l'installer via web.

Comunque, rispetto alle vecchie versioni, la distribuzione è decisamente migliorata. Infine sono contento della nuova politica di sviluppo adottata: ora Fedora è una distribuzione non più legata a Red Hat e probabilmente questo porterà a dei notevoli vantaggi. Staremo a vedere!