Ho appena letto un breve articolo in un sito italiano dove viene presentato un software per manipolare PDF in ambiente GNU/Linux, Solaris, Windows, MacOS X e FreeBSD. L'articolo in realtà era solo un riassunto, la notizia originale è pubblicata su un sito in lingua inglese.
L'autore, nel riassumere in italiano l'articolo, ha tradotto "Adobe Acrobat" (nome di un software) con "Acrobat Reader" (nome di un altro software). Fin qui tutto normale no? Magari è solo un caso di distrazione, può capitare a tutti di fare un po' di confusione.
Però io non sottovaluto questo errore. Mi capita sempre più spesso di incontrare persone che si ritengono competenti o addirittura esperti, solo perchè nel loro vocabolario compaiono termini tecnici di cui non hanno nemmeno una vaga idea del loro vero significato. Però lo sappiamo tutti, "microchip" in mezzo ad una frase è figo!
Così l'altro giorno mi reco da un cliente per lavoro. Il tale, dopo aver sparato una valanga di castronerie, frasi senza senso colme di termini informatici e, come se non bastasse, vocaboli inventati, mi dice: "Avrei dovuto fare l'informatico, sono portato per queste cose". A quel punto avevo solo due soluzioni, o ridergli in faccia, o far finta di niente. Fortunatamente la ragione mi ha trattenuto dal farmi rotolare per terra dalle risate...
Mescoliamo l'ignoranza dei consumatori assieme alla furbizia di qualche venditore... et voilà, il piatto è pronto: ora siamo tutti informatici (giornalisti, ballerini, cantanti, pattinatori sul ghiaccio, politici, scrittori, fisici, biologi, medici, meccanici e piloti, economi...)
Viceversa: sai come è snervante per noi ignorantoni informatici renderci conto che per comprare un computer serve una laurea e un vocabolario tecnico?
Ne ho le scatole piene di gente che mi dice "Questo computer ha XYZ gigabyte di memoria": ve lo volete mettere in testa che per me è tutto uguale? E non sono io che devo imparare, siete voi che dovete parlare in modo meno tecnico e non far sentire stupidi chi non se ne intende (niente frasi del tipo: "Spiacente, noi vendiamo solo ad esperti", ma "Spiacente, noi vendiamo solo a professionisti").
Se andate a comprare un mazzo di rose il fioraio vi chiede: "Di quale colore?" non "Quale contenuto di flavonoidi desidera?"
Gli ignoranti giustamente non si devono gonfiare, ma gli esperti si devono sgonfiare.
(Nota a margine: l'informatica non è tutto, anche se rompe le scatole ovunque!!!)
Non è così semplice: dal fioraio posso chiedere delle rose rosse, probabilmente non mi interessa nemmeno specificare se voglio una rosa arvensis piuttosto che una rosa muscosa, basta che sia rossa. Il fatto è che le parole usate per la comunicazione sono vocaboli di uso comune che vengono compresi sia dall'acquirente che dal negoziante, al contrario in altri ambiti questo non sempre è possibile.
Quindi nel mio caso, non posso evitare termini tecnici, semplicemente perchè non ci sono altri modi per spiegare certe cose. Ad esempio se si fa un preventivo di un PC ad un cliente è necessario specificare le caratteristiche tecniche. Dire che è veloce, o che ha una memoria capiente è ambiguo.
Quello che per me è veloce e capiente magari per te non lo è. Una rosa rossa invece lo è per entrambi (a meno di daltonismo o altre menomazioni).
Tra le altre cose, anche i produttori rendono difficile la comunicazione: immettono continuamente nel mercato nuove tecnologie e nuovi prodotti senza utilizzare nomenclature comprensibili. Applicano nomi che assomigliano a quelli di aziende concorrenti esclusivamente per questioni di marketing e così via... è ovvio che in questo modo la confusione dei consumatori aumenta sempre di più.
Con il passare degli anni e con un po' di impegno certi termini (almeno quelli basilari) potranno entrare nel lessico comune...
In realtà non serve una laurea: chi sa meno di zero sui pc, si affida al primo negoziante che trova e che gli ispira fiducia (eviterei le catene quindi), come ha fatto mio fratello per il nostro primo pc di casa. Poi non resta che sperare che vada tutto bene e di non aver preso una bidonata colossale. Oppure, per chi è più fortunato, ci si affida al parente stretto o agli amici che sanno di più (e infatti mi chiedo perché tu non l`abbia ancora fatto, perché parto dal presupposto che se tu avessi chiesto un`aiutino non saresti qui a criticare i venditori o gli informatici in genere per la loro "voglia" di usare parole criptografiche).
Poi qualcosina, almeno memoria, dimensione di un disco e qualche altra grandezza sui pc! Almeno un`ideina! In ogni caso non sei né il primo né l`unico che ha di questi problemi e i venditori lo sanno! Non è che per caso sei andato in una grande catena tipo Unieuro o qualcosa di simile? Trovo strano che negozi di informatica non riescano a trovarti una soluzione! Ok, il 99% dei venditori che ti trovi di fronte non è disposto a spiegarti le cose base (magari perché nemmeno loro sanno come spiegartele ed è questo il vero problema), ma qualcuno che t`ispiri più fiducia, che ti segua più degli altri e che ti indirizzi su un`offerta simil-onesta non credo che sia impossibile da trovare.
Comunque è inutile criticare l`informatica per la troppa terminolgia o perché per un acquisto serve un sacco di conoscenza! Attualmente è l`ambito con più possibilità in commercio ed è giusto che uno abbia la possibilità di scegliere, a seconda di quello che deve fare.
Tuttavia anche negli altri campi sarebbe necessaria una conosenza più dettagliata per fare un`acquisto oculato, solo che non ci si fa lo stesso problema e si sceglie in base al prezzo, in base al tizio di fiducia o perché sono cose talmente all`ordine del giorno che non ti poni nemmeno il problema di cosa stai acquistando in realtà.
In ogni caso concordo che chi vende dovrebbe essere più disponibile, per quanto possibile, a venire incontro al cliente (il cliente ha sempre ragione, no?). Purtroppo, però, devi tener conto che quelli che si credono "chissà chi" sono quelli che fanno così sfruttando il fatto che tu sei un ignorante in materia, perché le cose, magari, le sanno a grandi linee e non sanno spiegarti o qualcosa del genere. Se uno sa le cose te le spiega, perché non ha paura. Io sono convinta di questo e ti ripeto: chiedi aiuto agli informatici che conosci, se non l`hai già fatto! Ti risparmi una grande perdita di tempo (e un'ulcera allo stomaco...).
Io penso che sia praticamente impossibile definire le caratteristiche di un pc senza utilizzare termini tecnici. Il fattoè che un Personal Computer è un dispositivo tecnologicamente avanzato e non è possibile paragonarlo ad una rosa o ad altro. Chi acquista un pc dovrebbe per lo meno avere un'idea di cosa sta comprando e non solo a cosa serve. Il fatto che sia diventato uno strumento di uso comune non significa che adesso diventi automaticamente comprensibile a tutti.
Se devo dire quanto spazio ho a disposizione per memorizzare i dati non posso evitare di parlare di Byte, Megabyte, Gigabyte etc.. perchè è quella l'unità di misura con cui si misurano le dimensioni dei supporti. Stessa cosa vale per le memorie volatili (ad esempio RAM), sono componenti fondamentali per un PC e discriminano le potenzialità di una macchina rispetto ad un'altra. Non posso definire la velocità di calcolo di un processore in un modo più semplice rispetto alla frequenza di clock (espressa in MHz). Queste sono cose su cui una persona che si avvicina al mondo dell'informatica dovrebbe conoscere per lo meno a grandi linee. Non pretendo che un normale consumatore sappia cosa succede in un processore durante un ciclo di clok ma per lo meno dovrebbe sapere che più è alta la frequenza e più velocemente il processore esegue le operazioni (senza tirare in ballo discorsi tipo pipline a X stadi, cache di 1° e 2° livello, sistemi di calcolo parallelo su più processori etc...) Per definire un pc si potrebbero usare veramente termini molto più complessi di RAM, Hard Disk e processore. Quindi non serve lamentarsi per il fatto che usiamo termini che non tutti conoscono. Io , personalmente, quando parlo di computer con una persona che non se ne intende non scendo mai in tecnicismi se non il minimo indispensabile per fare un discorso che abbia un senso.
E' un po' come se andassi a comperare uno spettrofotometro di massa senza avere la benche minima idea di cosa sia la massa di una sostanza e delle unità di misura coinvolte. Chiaramente uno spettrofotometro non è una cosa che una persona che non si occupa di chimica si tiene a casa (anche perchè costa un casino di soldi). Non è colpa nostra se invece i pc sono entrati a far parte della vita di tutti (anche se in alcuni casi farebbero meglio a continuare con la macchina da scrivere... e Finex sa cosa intendo dire :-) )
Io dico solo una cosa, chi ha intenzione di avvicinarsi al pc deve considerare il fatto che non è un dispositivo banale quindi è meglio che prima si studi un po' di fondamentali.
Per quel che riguarda la maggior parte dei negozianti...... NO COMMENT
Finex per caso era un dipendente statale??
No, questa volta ero in una azienda privata.
Che bello: ho quasi scatenato una rissa multimediale!!!
:-D
Comunque uso lo spettrofotometro di massa senza sapere come funziona!