Il famoso "Panda Update" di Google è stato presentato come una novità necessaria a favorire i siti web di qualità. Si è trattato di una serie di modifiche agli algoritmi di ricerca che hanno scosso il web ed il SEO durante tutto il 2011.
I webmaster e chi si occupa di posizionamento nei motori di ricerca si sono subito chiesti: «Ma cosa intende Google per "sito di qualità"?». Così Amit Singhal nel blog di Google Webmaster ha spiegato alcuni dei punti chiave su come un sito sia ritenuto "migliore" di altri.
Dall'elenco fornito si è subito intuito che i siti "made for AdSense" erano quelli a maggior rischio di penalizzazione, anche se con un po' di attenzione è stato possibile trovare un buon bilanciamento tra posizionamento degli annunci, SEO e posizionamento del sito .
Gli annunci "above the fold"
Cosa consiglia Google per massimizzare il CTR:
Nella documentazione Google AdSense (che si trova online) è indicato chiaramente come gli annunci "above the fold", ovvero quelli che si trovano nella parte alta del sito, siano quelli a maggior rendimento. Non ci vuole molto a capirlo: un utente medio entra in un sito e trova subito della pubblicità, quindi è molto probabile che gli scappi un click.
Il panda update e l'impaginazione:
Il manuale di AdSense e quanto descritto nelle linee guida della "qualità" hanno cominciato ad essere in contrasto all'inizio del 2011. A quel tempo ho quindi ipotizzato che oltre alla presenza di quality rater era tecnicamente possibile sviluppare un algoritmo per identificare la quantità di contenuto pertinente nella pagina e quanto invece era un ostacolo alla navigazione.
Cosa consiglia Google per migliorare il posizionamento:
Ecco quindi che il 19 gennaio 2012 Matt Cutts ha pubblicato un nuovo articolo nel blog Google Webmaster per comunicare un nuovo algoritmo che rileva in maniera più precisa il layout di una pagina proprio per determinare se "above the fold" ci sono solo annunci pubblicitari oppure ci sono anche dei contenuti interessanti per gli utenti.
Spesso chi naviga fatica a capire dove cominciano i contenuti veri e propri di una pagina e quali sono gli annunci pubblicitari. In questo modo verranno quindi penalizzati siti che non offrono contenuti di qualità, intesa come leggibilità ed usabilità del sito.
Era solo una questione di tempo, ma quanto avevo previsto si è avverato.
Il controsenso di Google?
Ecco quindi che da una parte Google consiglia di inserire gli annunci all'inizio della pagina per:
- Dare maggiore visibilità agli annunci (e quindi agli inserzionisti).
- Aumentare il CTR.
Ma allo stesso tempo annuncia che i siti con troppi annunci in alto saranno penalizzati nella SERP (ovvero nei risultati delle ricerche).
Ma cosa vuol dire "troppi"? Google non lo spiega, lasciando al buon senso dei web designer la scelta del layout da adottare.
Molte aziende e consulenti che si occupano di posizionamento nei motori di ricerca si sono quindi lamentate del fatto che Google dà dei consigli in contrasto tra di loro. Ma sono veramente così contrastanti questi consigli? Io direi di no visto che le "heat map" non prevedono l'inserimento di tutte le unità pubblicitarie a disposizione "above the fold", ma solo alcune. Pertanto c'è tutto lo spazio necessario per posizionare anche contenuti interessanti per l'utente senza temere penalizzazioni.
Il SEO e la SERP
Chi si occupa di SEO, ovvero del posizionamento nei motori di ricerca, ha quindi un nuovo parametro da considerare: oltre alla qualità dei testi, alla qualità del markup, alle varie strategie "in page" ed "off page", al social network marketing ecc., dovrà tenere in maggior considerazione il layout stesso delle pagine ed interfacciarsi con i web designer per la produzione di un sito web di qualità.
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