Software libero, perchè?

In questi ultimi giorni è stato confermato che Microsoft ha aggiornato da remoto alcuni file dei loro sistemi operativi, senza chiedere l'autorizzazione degli utenti, eludendo quindi il classico canale di Windows Update. Tali aggiornamenti sono stati applicati ai sistemi XP e Vista, compresi i sistemi in cui è stato disabilitato il servizio Windows Update.

Questa è la prova che Microsoft ha una modalità alternativa a Windows Update di accedere ad un sistema da remoto senza averne avuto l'autorizzazione dell'utente.

Ciò non dovrebbe meravigliare chi ha letto l'EULA (il contratto di licenza che si deve accettare quando si installa il sistema operativo). L'EULA, infatti, dichiara che accettando il contratto si permette a Microsoft di poter accedere al sistema ed aggiornarlo automaticamente.

Quanto accaduto è molto grave perché conferma la possibilità da parte di Microsoft, in questo caso, di accedere ai sistemi collegati ad internet e poterci fare qualunque cosa. Questa volta è stato solo un semplice aggiornamento, magari anche utile a rendere il sistema più sicuro.

...scrivendo quest'ultima frase mi è venuto un po' da ridere...

La prossima volta però il sistema di accesso potrebbe essere sfruttato per accedere ai dati contenuti nel PC e quando si tratta di accessi non autorizzati a documenti personali, informazioni aziendali o dati bancari, la faccenda diventa decisamente irritante.

...bisognerebbe spiegarlo anche a chi sta in alto...

Il software proprietario (Closed Source) permette questo tipo di operazioni poiché non c'è nessun controllo del software da parte di figure esterne all'azienda che lo produce.

...rido in faccia a chi mi ricorda che Microsoft in passato ha fatto vedere alcune porzioni del codice di Windows...

Al contrario l'Open Source permette la verifica del software anche da parte di chi lo usa. Ok, ok, il 99% degli utenti non ha la più pallida idea di cosa significhi e come si possa mettere in pratica questo concetto, però l'1% che rimane è sufficiente per garantire che eventuali furberie nel codice possano essere scovate, comunicate ed eliminate.

Il software non dovrebbe violare la privacy, piuttosto proteggerla, non deve limitare e negare le volontà. Il software dovrebbe garantire la libertà d'uso dell'hardware e dovrebbe essere sempre permesso l'accesso libero al codice sorgente per poterlo verificare, modificare e migliorare!

Anche per questi motivi ho scelto di usare il software libero ed aperto.

...le discussioni sulle differenze tra Free Software e l'Open Source le lascio volentieri ai filosofi...

In alcuni settori però questa scelta non è ancora possibile effettuarla a causa delle leggi del mercato. Forse qualche scossone come questo e magari gli interressi economici delle grandi aziende che in questi ultimi anni si sono date molto da fare, possono cambiare la situazione che comunque sta già evolvendo. Basta guardare i fenomeni Mozilla Firefox, OpenOffice.org, Apache, Bind, BSD, Ubuntu, ecc.

L'ignoranza (e intesa col suo significato e non come offesa, ben inteso) è un brutto male. Tuttavia non è solo un problema legato alla non conoscenza di queste sfacettature, bensì al fatto che le persone si disinteressano (di proposito o perché non comprendono).