Ritorno a KDE4

Sarà che sono di parte, sarà che ormai ci sono abiutato, sarà quel che sarà... ma dopo due giorni con MacOSX, sono tornato a KDE 4. Ci saranno meno effetti grafici, una interfaccia grafica a volte meno organizzata, meno razionale, meno coerente. Probabilmente MacOSX è più stabile, più veloce (in alcuni ambiti). Molte caratteristiche di MacOSX lo rendono la scelta vincente per determinati scopi. Nel mio caso però KDE però ha dei vantaggi insuperabili: una gestione delle icone e dei file decisamente più versatile, molte più utility utili e software per una "produttività" di base più evoluti.

• konqueror/dolphin: sono più di una spanna avanti a finder se ne escludiamo le funzionalità di "motore di ricerca". Peccato che il suo uso sia principalmente per la gestione dei file.
• kate: su MacOSX se si vuole un programma paragonabile a kate bisogna pagare qualche euro per acquistare TextMate, altrimenti ci sono dei programmi gratuiti analoghi, ma sembrano dei giocattolini, non degli editori di testo.
• KDE Pim: L'interfaccia magari è più confusa ed è difficile integrare il calendario con sorgenti esterne (per il momento), in ogni caso i programmi della suite di KDE Pim hanno molte più funzionalità del client di posta e del calendario di MacOSX.

Mi fermo qui. Ho descritto i programmi relativi alle principali attività: gestione file, editor di testo, email e calendario. Ho escluso solo la navigazione. Per navigare, infatti, uso Firefox, indipendentemente dal sistema operativo.

La prima impressione che si ha su MacOSX è di essere in un ambiente perfetto. Tutto bello, veloce, sembra perfetto. Poi le icone vanno dove vogliono loro, vabbé... navigare tra le cartelle è un po' scomodo, vabbé... personalizzare l'interfaccia, non si può... Ecco che affiora la seconda impressione: essere rinchiusi in una gabbia dorata. A questo punto o ci si rassegna o si cerca uno spazio aperto. Nel mio caso ho scelto KDE 4.